RISOTTO CON FUNGHI PORCINI, SALSICCIA SARDA SECCA E CASIZOLU SU PISTOCCU DI MONTRESTA

 











2 Novembre 2021 uscita dai colori e dai sapori autunnali dal titolo: SCOPRIAMO I CEREALI LOCALI. In rappresentanza della Sardegna presento un risotto che rappresenta egregiamente questo periodo e che utilizza alcuni dei piu' nobili ingredienti isolani: RISOTTO CON FUNGHI PORCINI, SALSICCIA SARDA SECCA E CASIZOLU SU PISTOCCU DI MONTRESTA. 

Cereale utilizzato il riso e la semola di grano duro sardo 100% e con frumento maltato. 

Non vi parlero' del riso perchè l'ho gia' fatto , anche se questo è il protagonista della ricetta, ma dei cereali sardi in generale perchè in Sardegna c'è veramente l'imbarazzo della scelta e non basterebbero dieci articoli per poterli raccontare. Cereali è un termine usato per riferirsi ad alcuni prodotti agricoli alimentari. Fanno parte della famiglia delle Poaceae e includono cereali principali quali grano, riso, mais, orzo, avena, segale, sorgo, miglio...

La Sardegna è un'isola in cui la simbiosi tra popolo e territorio si rileva  molto accentuato ed è all'interno di questo vasto bacino di cultura sarda che il grano e i cereali spiccano in un intreccio di tradizione e cultura uniche al mondo. Soprattutto il grano!

Uno dei riti piu' famosi, tipico del Campidano riguarda Su Nenniri; si tratta di un recipiente che contiene cotone e semi di grano che viene posizionato in un posto buio ( anticamente sotto il letto o dentro un armadio ) cosi' che il grano possa produrre dei germogli lunghissimi.

Una volta che i semi di grano producono i germogli, Su Nenniri viene portato alla Cappella di Cristo che secondo gli studiosi coinciderebbe con il culto dei giardini di Adone.  Quest'ultimo infatti venne ucciso durante una battuta di caccia e Zeus gli concesse di rinascere una volta all'anno, in primavera.

Nasce cosi' il culto secondo cui coloro che rispettandolo seminano cereali e legumi con il grano , portando Su Nenniri al sepolcro , gli permettono di rinascere e di avere ricchi raccolti.

Il secondo rito famoso invece, riguarda una medicina chiamata S'ogu liau che riguarda i campi colpiti dal " malocchio ". In Sardegna la medicina dell'occhio viene spesso praticata ed  molto radicata. Infatti quando una persona presenta spesso mal di testa o è spesso vittima di energie negativa, viene condotto da chi pratica questo rito. Questa saggia e anziana donna, prende tre  chicci di grano che rappresentano  l'occhio e li butta nell'acqua con del sale.  Mette la mano sul bordo del piatto contenente l'acqua e recita una preghiera facendo il segno della croce. Se nell'acqua si formano delle bollicine che vengono chiamate lacrime , secondo la dimensione  e la posizione in cui si trovano fanno capire se la persona è stata colpita dal male. Per guarire la persona colpita, si aggiungono altri quattro chicchi di grano e altre quattro pietre di sale grosso. Tante altre sono le tradizioni radicate in Sardegna che narrano la cultura del grano e dei cereali ma non abbiamo tempo per narrarvele tutte.

Mi permetto pero' di dedicare di dedicare alcune righe al Tricu Cossu che è una varieta' di grano sarda che viene coltivato principalmente nelle zone della Gallura. Si tratta di una delle pochissime varieta' locali di grano tenero presente nel territorio. La prima citazione storica relativa al grano tenero sardo risale alla seconda meta' del XVIII secolo. Tra queste viene segnalata una varieta' mutica considerata inferiore sia dal punto di vista della molitura , sia dalla produzione di granella. 

Grano duro locale antico invece è il Trigu arista niedda ( letteramente grano dalle reste nere ). Gli epiti che si riferiscono alle varieta' di frumento dalle reste nere compaiono in Sardegna sin dalla fine del 1700 quando l'agronomo Antonio Manca dell'Arca li cita in un suo trattato.

La bibliografia storica e scientifica di fine 800 e della prima meta' del secolo scorso riducono all'epiteto arista niedda diverse varieta' e selezioni locali diffuse in tutta la Sardegna soprattutto nei settori centrali e meridionali dell'Isola. 

La selezione locale identifica una popolazione di frumento duro caratterizzata da una notevole varieta' che comprende piante a ciclo lungo con culmi alti sino ai 175 cm . La spiga è di forma cilindrica compressa a sezione rettangolare lunga fino a 14 cm riflessa verso il basso a maturazione , con reste mediamente divergenti, brune su sfondo giallo decorato o ad apice giallo decorato, oppure nero fuomose lunghe da 2 a 5 volte la lunghezza della spiga.

La ricetta che vi presento oggi vede come protagonista un'altro importantissimo cereale Isolano: il riso e nella fattispecie il Carnaroli.





INGREDIENTI per 6 persone;
350 gr di riso sardo Carnaroli;
5 funghi porcini freschi;
una manciata di funghi porcini essiccati;
8 f spesse di salsiccia sarda secca;
una cipolla bionda;
q.b. di olio extra vergine di oliva;
q.b. di brodo vegetale caldo;
un bicchiere di vino bianco secco;
un tocco di Casizolu in scaglie;
q.b. di pecorino sardo semi stagionato grattugiato;
q.b. di sale.
PROCEDIMENTO:
Mettete a bagno per 10 min i funghi secchi e tritateli. 


In un tegame di terracotta aggiungere l'olio e  la cipolla tritata a coltello. Fate rosolare e aggiungete i funghi secchi. 

Aggiungete il riso e fatelo tostare. 


Sfumate con il vino e fate evaporare qualche minuto. Aggiungete la salsiccia secca , 




fate insaporire e aggiungete il brodo e i porcini freschi tagliati a pezzetti. 




Procedete con la cottura del risotto ( 16 minuti circa ) aggiungendo tanto brodo quanto ne richiede la cottura per evitare che il risotto asciughi. 


A cottura ultimata, togliete dal fuoco e  mantecate con il Casizolu e con il pecorino grattugiato. 



Coprite con il coperchio due minuti e lasciate riposare. Servite su una fetta di Pistoccu di Montresta e servite caldo.




Vi presento le miei colleghe, rappresentanti delle altre Regioni Italiane:
Trentino-Alto Adige: Schlutzkrapfen - Mezzelune tirolesi
https://profumiecolori.blogspot.com/2021/11/schlutzkrapfen-mezzelune-tirolesi.html
Veneto: Torta di riso ai profumi mediorientali (con riso del delta del Po)(https://www.ilfiordicappero.com/2021/11/torta-di-riso.html)
Friuli-Venezia Giulia: Paparot - Minestra di polenta e spinaci friulana https://www.dueamicheincucina.it/2021/11/paparot-minestra-di-polenta-e-spinaci-friulana.html
Marche: Zuppa di zucca e farro
Molise: Pannocchio, panettoncino al mais di Campobasso https://tartetatina.it/2021/11/02/pannocchio-panettoncino- al mais-di-campobasso/
Campania: Pane con farina tipo 1 da grano tenero "Autonomia" del beneventano. https://fusillialtegamino.blogspot.com/2021/11/pane-lievitazione-naturale-con-farina.html
Sardegna: Risotto ai funghi porcini, salsiccia secca sarda e Casizolu su Pistoccu di Montresta https://dolcitentazionidautore.blogspot.com/2021/10/risotto-con-funghi-porcini-salsiccia.html

Commenti

  1. Con gli ingredienti che hai usato questo risotto deve essere una favola di sapori e servito sulla fetta di bruschetta è il top.

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  2. le tue ricette passo a passo sono sempre una meraviglia da leggere, davvero molto chiare!

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  3. Un risotto ricchissima Daniela! Dev'essere squisito!
    Baci,
    Mary

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  4. La Sardegna è un incanto sotto ogni punto di vista! I tuoi articoli e i tuoi piatti lo dimostrano ampiamente! Fantastico questo riso!

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  5. Amo i vostri prodotti, amo ogni ricetta nuova che scopro. Questa non è da meno, davvero deliziosa!

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