MINESTRA 'E MERCA

 





2 Aprile 2021, eccoci con l'immancabile appuntamento mensile de #Litalianelpiatto. Tema di questo mese: UN PIATTO DAL PASSATO/ LA CUCINA POVERA DEL PASSATO ed io in rappresentanza della Sardegna, presento: MINESTRA 'E MERCA. 

La storia degli abitanti delle regioni interne del Nuorese, prevalentemente popoli di pastori itineranti, ha dato vita ad una cucina e ad una alimentazione basata sul latte e sui formaggi. Durante i lunghi mesi di transumanza dei pastori con le proprie greggi, il pane e i formaggi erano i prodotti irrinunciabili. La quotidiana preparazione dei piatti della cucina barbaricina, ispirata appunto ai pochi prodotti che si avevano a disposizione, ha dato vita a molteplici ricette che raccontano ancora oggi le tradizioni e i profumi dell'isola. È così che la minestra tipica del nuorese è insaporita dalla merca, un formaggio di pecora salato fresco, fatto asciugare e messo in salamoia fino al suo utilizzo. La grande quantità di sale utilizzato per conservare il formaggio e insaporirlo richiede, nella fase che precede la preparazione della minestra, di collocare la merca alcune ore in acqua. Secondo la ricetta tradizionale, la minestra di merca viene preparata con il latte appena munto e una varietà di ingredienti a seconda delle diverse modalità di preparazione; proprio per il suo sapore e per il profumo particolare questa minestra si presta ad essere assaporata tiepida anche nelle sere d'estate. È un piatto povero ed essenziale, ma di grande gusto. Caratteristiche che rendono la minestra di merca unica e inconfondibile.




        SA MERCA


INGREDIENTI per circa 6 persone:

 200 gr di quagliato (merca, caxagedu salato, frue salata) ;
 250 gr di cavolo cappuccio (giallo) ;
 250 gr  di patate ;
150 gr di fregola sarda ;
2 pomodori freschi ;
due cucchiai di olio extravergine di oliva ;
 piccolo battuto di lardo o guanciale;
qualche foglia di basilico .

PROCEDIMENTO:

Tagliate finemente il cavolo lavato, a dadini piccoli le patate , 


mettetele in una pentola di coccio e copriteli con acqua fredda.



 Portate a bollore e tuffateci i due pomodori lavati e incisi a croce. 





Scolateli dopo due minuti, sbucciateli e schiacciateli con una forchetta.




 Uniteli insieme al basilico alle patate e al cavolo e lasciate cuocere. 



Nel frattempo tagliate il guanciale a pezzetti e insieme all'olio evo, fatelo rosolare e incroccantire. 







Poco prima che le verdure siano cotte, unire i soffritto di guanciale  e la fregola e lasciate cuocere per 10 min. 




Se la merca è salata, lavatela bene sotto l'acqua corrente, schiacciatela co una forchetta e unitela alla minestra. 





Lasciate riposare per 20 min e servite.





Vi presento le ricette delle  rappresentanti delle altre Regioni italiane:

Valle d’Aosta: Frittata alpina “fritò de montagne” https://www.delizieeconfidenze.com/2021/04/frittata-alpina-frito-de-montagne.html
Trentino-Alto Adige: Bro Brusà o Zuppa di farina abbrustolita
https://profumiecolori.blogspot.com/2021/04/bro-brusa-o-zuppa-di-farina-abbrustolita.html
Friuli-Venezia Giulia:
Basilicata: L'acquasale dei pastori: ricetta povera della cucina lucana https://www.quellalucinanellacucina.it/acquasale-dei-pastori-ricetta-povera-della-cucina-lucana

Commenti

  1. Ma allora la merca è come la nostra prescinseua! Buona questa zuppa, buona Pasqua Dani :)

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  2. Un piatto che sa di tradizione, di storia, ricco di gusto. Un'ottima proposta davvero.

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  3. Un piatto intenso che profuma di tradizione! Bellissima ricetta. Buona Pasquetta

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  4. Un piatto che racconta il territorio.

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  5. che piatto saporito, e che bella ricetta tradizionale.

    Anche se in ritardoi, tantissimi auguri di Buona Pasqua

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  6. una zuppa ricca nella sua semplicità, deve essere molto saporita! una proposta che più tradizionale non si può!! un abbraccio!

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  7. Che piatto speciale, non ne avevo mai sentito parlare! Quante cose buonissime ci sono in Sardegna! un abbraccio

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  8. Caspita! Recupero un cavolo cappuccio e la faccio!
    La fregula non manca mai a casa nostra! Faccio grande scorta!!!
    Ciao
    Elisa

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