LA MAFALDA SICILIANA

 





Eccomi qua! A grande richiesta, come mi avete chiesto, vi pubblico la ricetta delle Mafalde siciliane, tipico ed inimitabile  pane siculo. Nella cultura contadina siciliana il vero uomo era colui che mangiava il pane travagghiatu, ossia ottenuto con tanta fatica. La panificazione era un compito tipicamente femminile, affidato alle donne che al sabato, quando gli uomini rientravano a casa dopo una settimana passata sui campi, facevano trovare il pane caldo o qualche pasticcio caldo e profumato. Questo tipo di pane siciliano è tra i piu' diffusi su tutto il territorio isolano ed è caratterizzato da un' alveolatura fitta e minuta. La sua preparazione richiede una lavorazione lunga e particolare caratterizzata da un impasto a bassa percentuale di acqua rispetto alle preparazioni standard. Proprio la sua bassa percentuale di acqua permette a questo pane di essere conservato a lungo perchè meno attaccabile dalle muffe. Io sono cresciuta con il profumo di questo pane caldo appena sfornato ca giuggilena ( il sesamo ) e vi assicuro che sono quelle cose semplici che riempiono il cuore, la vista e il palato.

Oggi si trova in tutte le panetterie dell'isola ma viene spesso utilizzato in tutte le attivita' che servono il famoso street food siciliano , quale prezioso scrigno farcito con le panelle oppure sfornato caldo e farcito con un paio di sfoglie sottili di mortadella con i pistacchi. Io vi propongo la ricetta che è appartenuta alla mia nonna, tramandata a mia mamma e ora a me, voglio omaggiarvi di questo prezioso regalo, abbiatene cura. 





INGREDIENTI:

Per 200 gr di  lievitino:

100 r di rimacinato;

100 gr di Manitoba;

12 gr di lievito di birra fresco;

q.b.: di acqua tiepida;

un cucchiaino di miele.

Per l'impasto:

1 Kg di rimacinato;

200 gr di Manitoba;

20 gr di sale fino;

un cucchiaino colmo di miele;

400 gr di acqua tiepida;

80 gr di olio extra vergine di oliva;

q.b. di semi di sesamo.


PROCEDIMENTO:

La sera prima di impastare il pane, preparare il lievitino. Considerate che deve riposare almeno 14 ore.

Io utilizzo per impastare la planetaria con il gancio. In una tazza sciogliere il lievito di birra in un pò di acqua tiepida e il cucchiaino del miele. Setacciate le farine e versatele nel bicchiere della planetaria, aggiungendo il lievito. Impastate con il gancio, prelevando l'impasto ogni tanto , mettendolo su una spianatoia e formando delle pieghe allungandolo con le mani, rimettetelo all'interno della planetaria e rimpastate. Effettuate questa operazione per almeno 4 volte. Dovrete  ottenere un panetto liscio ed elastico. adagiatelo all'interno di una ciotola oleata e coprite con un telo. Mettete a riposare lontano da correnti d'aria per 14 ore. 

Trascorso il tempo di lievitazione del lievitino, preparate l'impasto: nel bicchiere della planetaria sempre munita di gancio, unite le due farine setacciate, tutti gli altri ingredienti e il lievitino. Iniziate ad impastare e aggiungete un pò alla volta l'acqua tiepida impastando fino ad ottenere una consistenza liscia, elastica e omogenea. Anche per questo impasto come per il lievitino occorre ripetere per 4 volte l'operazione alternata delle pieghe. Mettete l'impasto ottenuto dentro la ciotola oleata e coprite con un telo. Lasciate riposare circa tre ore, fino al raddoppio del volume. Trascorso il tempo di lievitazione prelevate dall'impasto dei panetti di circa 200 gr cd e stendeteli in un rettangolo. Dal lato piu' lungo iniziate ad arrotolate la sfoglia e allungatela prendendo le due estremita' realizzando un rotolo di circa 80 cm . Richiudete il rotolo formando delle pieghette come nella foto lasciando libera l'ultima estremità che verra' posizionata in alto. 




Adagiate le Mafalde su una teglia da forno rivestita con carta forno e spennellate la superficie con acqua. Spolverizzate con i semi di sesamo e mettete a riposare ancora finoal raddoppio del volume. Cuocete in forno statico preriscaldato a 200°  per i primi 35/40 min, poi abbassate la temperatura a 180°fino a far dorare la superficie delle Mafalde. sfornate e buon appetito!.





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