2 Novembre 2016 la nostra Rubrica di cucina tradizionale Italiana presenta: TRADIZIONI SULLA TAVOLA DEL 2 NOVEMBRE . In rappresentanza della Sardegna per la serie dolcetto scherzetto, vi presento IS PABASSINAS. Per la "notte dei morti" in Sardegna i bambini gironzolano per il paese tenendo un sacco o la federa di un cuscino, bussando alle porte e chiedendo " "Si onada a is animasa ?"( cosa doni alle anime?).
Infatti in Sardegna questa ricorrenza viene chiamata "IS Animas "Per questa occasione le donne sarde preparano dei dolci tipici di saba ( Pabassinas ) oppure pane nero dolci, noci, frutta secca e frutta fresca di stagione. In questo modo si pensa che i bimbi mangiando questi doni, arrivino direttamente ai defunti che possono così nutrirsi.In altri paesi dell'Isola invece è tradizione lasciare la tavola apparecchiata e imbandita per fa si che le anime che vagano nella notte, possano così sfamarsi.
La notte dei morti resta pertanto legata a innumerevoli tradizioni, in Sardegna i bambini girano per il paese bussando alle porte e chiedendo “is animasa” con un sacco o una federa. Per l’occasione le famiglie preparano apposta dei dolci tipici di saba (Pabassinas) o pane nero, come lo chiamano alcuni tra i mannos, per offrirli ai bambini che bussano alle porte chiedendo: “Si onada a is animasa?”.
Le donne fanno cadere nel sacco pane, noci, frutta o dolci, le persone che mangeranno quei doni faranno sì che questi giungano al morto, il quale mangerà tramite loro.
In alcune zone della Sardegna vengono messe in bella mostra delle zucche arancioni , per lo più in Barbagia, facendo tornare alla mente l'antico rito che veniva praticato sia in Sardegna sia nella vicina isola della Corsica; cioè quello di raccogliere i teschi dai cimitero come rito propiziatorio per la pioggia. Inseguito il cranio venne sostituito con la zucca che un pò ne ricorda con gli intagli, le fattezze.
INGREDIENTI:
750 gr di farina;
4 uova;
100 gr di Sapa;
350 gr di zucchero semolato;
200 gr di strutto;
200 gr di uva passa;
200 di noci sgusciate;
200 gr di pinoli;
100 gr di arancia candita;
10 gr di ammoniaca in polvere;
un pizzico di bicarbonato; una bustina di saporita ( spezie miste );
q.b. di sapa per la decorazione e per la glassa di zucchero...
90 gr di zucchero a velo e un albume.
PROCEDIMENTO:
Mettere in ammollo in acqua fredda per almeno dieci minuti l'uva passa in una tazza.Strizzarla e passarla in un pò di farina per farla asciugare bene.
Nel frattempo, tritate la frutta secca in maniera grossolana.Mettetela in una ciotola , aggiungete la saporita, l'arancia candita tagliata a pezzetti piccolini e mescolate.
In una ciotola rompete le uova , aggiungete lo zucchero e montatele con le fruste elettriche.
Aggiungete la farina un cucchiaio alla volta( per un totale di tre cucchiai,il resto lo aggiungerete durante l'impasto ). Continuate a frullare e aggiungete un cucchiaio di strutto.
A questo punto unite la sapa e finite di frullare.
Infarinate abbondantemente il piano di lavoro e versatevi sopra l'impasto ottenuto che si presenterà con una consistenza molto morbida.
Iniziate ad impastare con le mani, aggiungendo poco alla volta la restante farina. allargate l'impasto e al centro versatevi la frutta secca. Continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto sodo, liscio e compatto. Allargatelo leggermente e aggiungete lo strutto un pò alla volta ( come nel fotografico ).
Impastate ancora e formate un panetto. Infarinate ancora il piano da lavoro, prelevate tagliando con un coltello un pò di impasto alla volta e formate un salsicciotto lungo che dovrete poi appiattire leggermente con le mani e compattare anche lateralmente. Prendete un coppa pasta a forma romboidale e ricavate tanti rombi quanto è lunga la striscia realizzata.
Rivestite una teglia da forno con della carta da forno e adagiatevi sopra distanziandoli leggermente le Pabassinas realizzati. Infornate in forno preriscaldato a 180 ° gradi e cuocete per circa 20 minuti. Sfornate, lasciate raffreddare le Pabassinas.
A questo punto procedete con la decorazione: in alcune parti della Sardegna si usa spennellarli con la sapa e decorarli con gli zuccherini colorati, in altre zone spennellati con la glassa di zucchero e decorati anch'essi con gli zuccherini. Io ve li mostro entrambi.
Per preparare la glassa: mettete dell'acqua in un pentolino e poggiatevi sopra una ciotola per la cottura a bagnomaria. In una ciotola sbattete l'albume con lo zucchero evitando i grumi. Mettete il composto nella ciotola e fate sciogliere lo zucchero. A questo punto lasciatelo raffreddare e addensare la glassa e quando i dolci sono freddi, decorate a piacere.
Con la sapa invece, spennellatela con un pennello sul dolce e spolverizzate subito con gli zuccherini.
E adesso vi presento i miei colleghi, rappresentanti delle altre Regioni Italiane;
Friuli-Venezia Giulia:
Lombardia: I Mein di Morti - http://www.kucinadikiara.it/2016/11...
Veneto: il pan dei morti - http://www.ilfiordicappero.com/2016...
Emilia Romagna: Ossi dei morti di Parma - http://zibaldoneculinario.blogspot.com/...
Liguria: stoccafisso con patate e fagiolane http://arbanelladibasilico.blogspot.com/...
Toscana: Ciaccino (o schiaccia) de’ Santi - http://acquacottaf.blogspot.com/201...
Umbria: Rocciata- http://www.dueamicheincucina.ifood.it/...
Lazio: Fave dei morti - http://www.trafornelliepennelli.ifood.it/2016/11/fave-dei-morti.html
Campania: Pappardelle ai funghi porcini e zucca http://www.isaporidelmediterraneo.it/...
Puglia: La colva - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/...
Calabria: Il grano dei morti - http://ilmondodirina.blogspot.com/2...
Sardegna: Is Pabassinas- http://dolcitentazionidautore.blogspot.com/...
conosco questi dolci... quando vengo in sardegna rientrano tra le specialità da mangiare.. sempre!
RispondiEliminanon sapevo, però, fossero legati al rito del 2 novembre!
Grazie
elisa
Mi sono cimentata nella preparazione di questi biscotti, che mi hanno proprio soddisfatto. Bellissima la tradizione di cui ci racconti, bacione
RispondiEliminanin sono mai stata in Sardegna purtroppo ed ogni volta che vedo una vostra ricetta mi dico che devo assolutamente rimediare.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Silvia
quanto mi piacciono ed ho provato pure a prepararli, sicuramente non saranno perfetti, ma il sapore lo ricordo ancora! Ottima proposta!
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